Se si alzasse la pressione sul ministro, potrebbe prendere corpo l'ipotesi di un esecutivo di larghe intese per frenare l'attacco dei mercati. Brunetta convoca una riunione per preparare modifiche alla Finanziaria
di ROBERTO MANIAROMA - Giulio Tremonti era nella sua casa di Pavia ieri. Ci starà probabilmente anche oggi. Di certo non andrà, pur invitato, al matrimonio di Renato Brunetta. Domani alla riapertura dei mercati finanziari volerà a Bruxelles per la riunione dell'Eurogruppo che precede, come sempre, quella dell'Ecofin. Giulio Tremonti si prepara a una doppia partita nelle prossime lunghe giornate: quella contro la speculazione e quella contro la "sua" maggioranza. E ha deciso di giocarsela soprattutto in Europa. Perché in questa doppia sfida ("attacco politico e finanziario", la chiama) il ministro dell'Economia non ha alleati interni. Anzi.
Contro di lui - nei fatti - c'è anche l'inchiesta della magistratura napoletana che indaga sulle attività del suo ex consigliere politico, Marco Milanese, sul quale pende la richiesta di arresto. Tremonti ha già dovuto lasciare la casa in Via Campo Marzio affittata da Milanese. Ha riconosciuto di aver fatto "una cazzata". E se ce ne fossero altre? È un'ipotesi di cui si comincia a parlare, ancora sottovoce, nei Palazzi della politica romana, dell'uno e dell'altro schieramento. Sì, pure nel partito del Popolo delle libertà. Sarebbe il primo passo verso il baratro perché a quel punto non è affatto detto che Tremonti possa restare al suo posto. Scenario apocalittico: offensiva inarrestabile della speculazione sull'Italia, privata del suo ultimo baluardo (appunto, il titolare dell'Economia); governo costretto, senza più alcuna credibilità, ad abbandonare la scena per far posto a una soluzione tecnica di altro profilo (l'ex commissario Ue Mario Monti?), sostenuto da una più ampia maggioranza parlamentare. Emergenza nazionale (politica e finanziaria), assai più grave di quella dei primi anni Novanta. Fantapolitica? Forse. Per ora. Anche se è difficile non leggere in questa prospettiva l'incontro di ieri tra il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, e il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. Tutti navigano a vista. L'incertezza non è più solo nei mercati finanziari.
Continua ...
http://www.repubblica.it/dal-quotidiano/retroscena/2011/07/10/news/tremonti_all_angolo_tra_speculazione_e_inchieste-18923780/
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