Il senatore IdV Luigi Li Gotti fa le pulci al testo in aula
TUTTI I TESTIMONI SONO BUONI – Il che, in effetti, non sarebbe una novità. Ma evidentemente l’ultimo provvedimento di Silvio e company è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso: ‘La norma che toglie filtri alle liste testi – spiega Li Gotti – se non quello scontato della non pertinenza, permettera’ alle difese di presentare qualsiasi numero di testimoni e dilatare di conseguenza i processi all’infinito’. Di questo, prosegue Li Gotti, ‘ne potrà approfittare ovviamente Berlusconi nei procedimenti Mills e Ruby, ma poiché la norma si applica pure ai processi di mafia ne potranno approfittare anche tutti i boss mafiosi’. Trascurabile effetto collaterale. ‘Per esempio, Totò Riina, rinviato a giudizio per omicidio aggravato dalla mafiosità, può presentare migliaia di testimoni anche perché a ciascuno di loro sia chiesto solo se sia o no a conoscenza dell’esistenza di Cosa nostra. Il giudice – assicura – non potra’ impedirlo, potendo valutare solo la loro eventuale non pertinenza ma non la superfluità, e tutti i testi dovranno essere ascoltati, perché se di mille proposti uno solo non viene sentito il processo sarà nullo. Questa vergogna va contro la giustizia, contro l’interesse dei cittadini e contro le vittime – conclude Li Gotti - è l’ultimo atto di arroganza espressione della paura di un regime inesorabilmente al tramonto’(ANSA).
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