Dopo 48 anni, approvato il testo per la riforma dell'Ordine con nuove modalità di accesso alla professione e snellimento del Consiglio Nazionale. Nella Commissione Cultura, tutti a favore a parte un astenuto. Ora la proposta di legge approderà al Senato
ROMA - La commissione cultura della Camera ha dato il via libera alla riforma dell'Ordine dei giornalisti. Tutti a favore con un solo astenuto, il deputato del Pdl Renato Farina. Le modifiche principali riguardano le modalità dell'accesso alla professione, con la necessità della laurea triennale, oltre allo snellimento del Consiglio Nazionale con la riduzione del numero dei consiglieri. Adesso la proposta approderà al Senato, dove seguirà lo stesso iter."Sono soddisfatto per il voto bipartisan", ha dichiarato a caldo Giancarlo Mazzuca (Pdl), relatore del provvedimento. "Rende più efficiente il Consiglio e fissa regole chiare per chi vuol diventare giornalista. Ma è solo un primo passo, un primo passo importante perché compiuto in modo cosi corale".
La riforma, in accordo con l'Ordine, fa salvi i principi generali stabiliti dalla legge numero 69 del 1963. Ovvero il diritto all'informazione e i doveri del giornalista, tra i quali il rispetto della verità sostanziale dei fatti. In merito all'accesso alla professione invece, per diventare professionisti bisognerà avere almeno una laurea triennale. Gli aspiranti pubblicisti al contrario dovranno superare un esame di cultura generale che attesti, tra l’altro, la conoscenza dei principi di deontologia professionale. Norme che contribuiranno, secondo la commissione, alla crescita di qualità dell’informazione e ad una maggiore consapevolezza dei doveri nei confronti dei cittadini.
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http://www.repubblica.it/cronaca/2011/08/02/news/via_libera_alla_camera_per_la_riforma_dell_ordine_dei_giornalisti-19919572/
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