Roma, 13 ago. (Adnkronos) - Le opposizioni ribadiscono il loro giudizio negativo sulla manovra bis. Ma si dicono anche pronte al confronto in Aula nel segno della responsabilità.
Il Pd è pronto a presentare le proprie proposte. “Dal 20 agosto in poi, una volta esaminato il testo presentato dal Consiglio dei ministri - ha detto il segretario democratico Pier Luigi Bersani - ci rivolgeremo alle forze sociali e alle opposizioni per aprire un confronto volto a perfezionare una più compiuta proposta alternativa agli interventi del governo, a presentare gli emendamenti in Parlamento e a sollecitare il sostegno dell'opinione pubblica per il cambiamento di una manovra depressiva, poco credibile e ingiusta”.
“Noi porteremo le nostre proposte in Senato, e ci auguriamo che la maggioranza e il governo accettino i nostri suggerimenti - ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd -. Ieri il presidente del Consiglio ha detto di non prevedere la fiducia. Sarebbe un gesto importante e responsabile”. “Ma per poter fare una discussione seria sarebbe utile che Banca d'Italia, Corte dei conti, gli istituti più autorevoli e le parti sociali esprimessero, attraverso dei documenti, la loro valutazione sulla manovra. Sarebbe – ha osservato Finocchiaro - un contributo utile e forse necessario per una discussione rigorosa e utile”.
Bocciatura ma anche disponibilità al confronto da parte dell'Idv. ''Con la promessa di 'non mettere le mani in tasca agli italiani' ci troviamo con una manovra bis quasi tutta a carico dei cittadini e degli Enti locali. Bella contraddizione! Ma inutile puntare il dito, è ora di essere noi, l'opposizione, a fare per il bene dell'Italia'', ha premesso il capogruppo dell'Italia dei valori in Senato, Felice Belisario, annunciando che ''l'Italia dei valori lavorerà per correggerla eliminando ciò che di fortemente iniquo e antisociale c'è in questa manovra. Per favore, però, la maggioranza eviti di mettere l'ennesima fiducia. Di fronte alla nostra responsabilità e alle nostre proposte, basta veti e arroganza''.
Con la manovra il governo chiama il paese ad un ''sacrificio immenso''. A questo ''le forze di opposizione devono corrispondere con grande serietà e senso dello Stato'', ha rimarcato da parte sua Pier Ferdinando Casini annunciando che l'Udc presenterà le sue proposte in Senato. "La volontà espressa dal presidente del Consiglio di non porre la fiducia su questo decreto ci impegna ad avanzare alla luce del sole, a partire dal Senato, le nostre proposte tese a rendere meno iniqua e ingiusta questa manovra", ha detto Casini.
''Leggeremo attentamente il testo della manovra - ha detto il capogruppo Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova - pronti ad una discussione senza pregiudizi e ad avanzare proposte di robuste correzioni (meno tasse, meno spesa pubblica e più crescita) nell'interesse dell'Italia. Per quel che si capisce dopo l'illustrazione da parte del governo, però, i numeri veri questa manovra li fa con le tasse, e che tasse''.
Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, dunque, si riuniranno lunedì 22 agosto per iniziare l'esame della manovra approvata ieri dal Consiglio dei ministri e per quella data è previsto il rientro a palazzo Madama del presidente Renato Schifani, che nella giornata di ieri ha avuto contatti con i capigruppo per stilare un calendario ufficioso. L'approdo in Aula dei provvedimenti economici dovrebbe avvenire lunedì 5 o martedì 6 settembre.
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