ROMA - L'Italia ha chiesto a Pechino l’acquisto significativo di titoli di stato e investimenti in società strategiche. Questo è quanto viene scritto sulla nota testata economica “Financial Times” citando fonti ufficiali italiane. A questo riguardo Lou Jiwei, presidente della China Investment Corp, uno dei piu' ricchi fondi sovrani, nella sua recente (e confermata) visita a Roma, avrebbe avuto colloqui con il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e con rappresentanti della Cassa Depositi e Prestiti. Il Financial Times ricorda come lo stesso Tremonti ha scritto molto sui propri timori su una colonizzazione cinese dell’Europa ma adesso e' costretto a cercare nuove alternative con la crisi del debito e la messa in guardia della Banca Centrale Europea (Bce) sull’acquisto di bond che non puo' continuare in modo indefinito. Secondo la stessa fonte la Cina avrebbe acquistato circa il 4% del debito pubblico italiano, che ammonta a 1.900 miliardi di euro. La possibilita' di un investimento cinese arriva in un momento critico per l’Italia, con i mercati che chiedono rendimenti sempre piu' alti per acquistarne il debito, che e' previsto salire quest’anno al 120% del pil, risultando in Eurolandia secondo solo alla Grecia. Ma perche' un Governo dovrebbe acquistare in massa i titoli di uno stato in forte crisi ed a rischio default? La ragione e' semplice, acquistando tali titoli il Governo darebbe ai cinesi il via libera per l’acquisto di azioni nelle grandi aziende italiani (Eni ed Enel il prima fila). La mossa di Pechino corrisponde ad una manovra gia' collaudata soprattutto negli Stati Uniti ed in Paesi deficitari come la Grecia. Ci si chiede se anche l’Italia diventera' una colonia dei cinesi? Comunque si tratta di una vittoria tutta cinese soprattutto perche', tramite Atene e Roma, sono riusciti ad entrare all'interno delle strutture economico-finanziarie dell'Unione europea. Certamente queste missioni in Europa fanno presupporre che Pechino ha voglia di iniziare una colonizzazione economica del Vecchio Continente.
Nessun commento:
Posta un commento