Molise alle urne tra 15 giorni: per la prima volta nome eliminato dal logo, niente comizi del leader
CAMPOBASSO Per la prima volta dal simbolo del Pdl scompare il nome di Berlusconi. Omesso poiché ritenuto auspicio di sventura elettorale. Accade in Molise, unica regione dove si vota tra 15 giorni. Segno dei tempi, malinconico crepuscolo del mito del «partito personale». Pare trascorso un secolo dal 2008-2009, quando «BERLUSCONI» campeggiava da solo a caratteri cubitali in Abruzzo e Sardegna (ignorati i candidati locali), ma anche dal 2010 e dalla scorsa primavera, quando ancora sovrastava i nomi di sindaci e governatori, piccini e relegati nella parte bassa del simbolo, a testimoniare l’effetto taumaturgico del Cavaliere. Mentre cinque anni fa il premier piombò in Molise quattro volte in un mese, per sostenere il governatore Michele Iorio, questa volta non si è fatto vedere, né sono in agenda comizi, videomessaggi, collegamenti telefonici. Nulla di nulla. Peggio: nelle manifestazioni pubbliche il nome di Berlusconi non viene pronunciato come si faceva per sollecitare ovazionie mobilitare le masse moderate, se non in senso opposto da Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, che per giustificare l’alleanza con il Pdl ha proclamato: «Iorio non è Berlusconi». In privato, invece, raccontano che i colonnelli del Pdl abbiano sì evocato il Cavaliere, ma per bandirlo dalla campagna elettorale: «Ora fa solo perdere voti».
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