Roma, 11 gen. (Adnkronos) - Nuova missione in Europa per il presidente del Consiglio Mario Monti, che oggi sarà a Berlino per incontrare la cancelliera tedesca Angela Merkel. Un faccia a faccia alla cui preparazione il premier ha dedicato gran parte della giornata di ieri, dopo aver accettato nella tarda mattinata le dimissioni del sottosegretario all'Editoria Carlo Malinconico, in seguito alle polemiche suscitate da notizie relative ad una sua vacanza all'Argentario.
Nel viaggio in terra tedesca, il capo dell'esecutivo proseguirà nell'azione diplomatica iniziata all'indomani del suo insediamento a palazzo Chigi, tesa a sottolineare la volontà e gli sforzi dell'Italia finalizzati a mettere in sicurezza i conti pubblici,ma anche a realizzare riforme in grado di garantire la crescita.
Ma al centro dell'attenzione saranno soprattutto i temi sviluppati negli incontri dei giorni scorsi tra Monti e il presidente francese Nicolas Sarkozy, tra quest'ultimo e la stessa Merkel e in vista del trilaterale in programma a Roma il prossimo 20 gennaio, prima dell'Eurogruppo del 23 e del Consiglio europeo del 30.
Primo punto in agenda quindi il 'fiscal compact', vale a dire le nuove regole di bilancio per i Paesi dell'Eurozona, che, come ribadito ieri, Germania e Francia vogliono chiudere entro marzo. Un orientamento condiviso anche dall'Italia, per poter giungere rapidamente ad un'intesa sulla disciplina di bilancio e poi avviare iniziative per la crescita economica, in grado di garantire il superamento della crisi.
Se quindi c'è l'accordo sul metodo, restano però da chiarire alcune questioni sui contenuti del patto. La Germania è infatti intenzionata a inserire una norma in base alla quale i Paesi con un debito superiore al 60 per cento del pil debbono subito ridurre l'extra stock di un ventesimo ogni anno. Un vincolo che potrebbe costringere l'Italia a varare nei prossimi mesi altre pesantissime manovre.
Di qui l'azione diplomatica del governo Monti per poter inserire clausole che consentano di tener conto anche di altri fattori, come ad esempio l'ammontare dell'esposizione privata e la sostenibilità del sistema pensionistico, prima che scatti immediatamente l'obbligo di rientro.
Del resto i notevoli sforzi compiuti in queste settimane, dimostrano la volonta' dell'Italia di perseguire politiche di bilancio rigorose, che nelle prossime settimane saranno accompagnate da interventi per la crescita.
Al rientro in Italia infatti l'intenzione del presidente del Consiglio è quella di dare un forte colpo di acceleratore al dossier sulle liberalizzazioni, per arrivare al varo di provvedimenti concreti prima del 20 gennaio, come annunciato lunedì dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà.
Venerdì, poi, il premier incontrerà a palazzo Chigi i leader di Pd, Pierluigi Bersani, Pdl, Angelino Alfano e dell'Udc, Pier Ferdinando Casini per fare il punto su liberalizzazioni e riforme.
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