Dovrebbe partire nel 2012 negli Stati Uniti il primo test clinico sull'uomo con cellule staminali embrionali per la cura del diabete'. L'annuncio arriva da Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute di Miami e tra i massimi esperti mondiali di trapianto di cellule pancreatiche, a margine del Congresso internazionale sul diabete Aidpit-Epita.
Si tratta, ha spiegato Ricordi, del 'primo test pilota al mondo che prevede l'impiego di cellule staminali embrionali sull'uomo con l'obiettivo di curare il diabete'. La sperimentazione, ha reso noto l'esperto, sara' coordinata dall'azienda statunitense Viacyte.
Il via alla sperimentazione sull'uomo arriva dopo l'esame dei risultati ottenuti nella sperimentazione su cavie animali: 'Nei topi - afferma Ricordi - si sono ottenuti dei buoni risultati: si e' osservato che le staminali embrionali sono infatti riuscite a curare il diabete negli animali sottoposti alla sperimentazione'.
L'obiettivo di arrivare ad una cura per il diabete attraverso anche il trapianto di staminali embrionali resta, pero', una questione molto dibattuta. Secondo vari esperri, infatti, vanno considerati, oltre alle implicazioni morali per un tale utilizzo, anche i possibili rischi legati a insorgenza di tumori correlati a tali cellule.
Lo stesso Ricordi esprime delle perplessita': 'Ritengo piu' opportuno, in questo campo, l'utilizzo di cellule staminali adulte, con le quali stiamo ottenendo passi avanti importanti; questo - precisa - non per motivazioni di carattere etico, ma perche' con il trapianto di staminali adulte, prelevate dal paziente stesso, si eliminerebbe il grave problema del rischio di rigetto. Rischio che invece sussisterebbe comunque - conclude l'esperto - nel caso di cellule staminali embrionali'.
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