Almeno 90 decessi, la metà in Ucraina dove la temperatura è -30° e 20mila persone sono state portate nei centri di soccorso
MILANO - Il maltempo e le temperature estremamente rigide mietono vittime in tutta Europa, in particolare nell'est europeo flagellato dai venti siberiani: negli ultimi giorni almeno 90 persone sono morte a causa del freddo in Polonia, Romania e Bulgaria; 43 vittime nella sola Ucraina, dove la colonnina di mercurio è scesa sotto i -30 gradi Celsius.
ESERCITO IN CAMPO - Le previsioni meteorologiche non lasciano spazio ad ottimismo, tanto che molti paesi hanno deciso di dispiegare l'esercito per portare soccorso alle persone in difficoltà sulle strade e per montare ricoveri d'emergenza.
DRAMMATICO BILANCIO - In Ucraina circa 24mila persone hanno cercato rifugio in oltre 1.590 posti di soccorso, circa 600 lamentavano congelamenti e principi di ipotermia. In Polonia i morti questa notte sono stati cinque con un bilancio complessivo di 20 vittime dall'inizio del grande gelo. In Slovacchia due i morti nella notte con temperature intorno ai -24 gradi. Un morto anche il repubblica Ceca, trovato congelato per strada, mentre sono sei le vittime in Romania, 14 negli ultimi cinque giorni, tra cui anche un bebè morto in una casa priva di riscaldamento nella città di Iasi. In Bulgaria si sono registrati due morti a seguito di temperature che non si registravano da un secolo: il minimo è stato registrato nella notte nella città di Knezha, - 29.4 gradi. In Serbia si registrano 3 vittime, mentre altre 2 persone risultano disperse. In Russia una persona è morta di freddo a Mosca e altre 10 sono state ricoverate per congelamenti nelle ultime 24 ore.Secondo le previsioni le temperature, provocate da un'ondata di gelo proveniente dalla Russia, potrebbero abbassarsi ulteriormente nei prossimi giorni.
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