PALERMO - Il Comune di Gela ha escluso dalla graduatoria delle case popolari mafiosi, estorsori, pedofili e falsi poveri. L'amministrazione comunale, guidata da Rosario Crocetta, ha assegnato ieri 80 alloggi e ha tenuto fuori dall'assegnazione persone che avevano precedenti per pedofilia e mafia. E' emerso che su 160 iscritti sono state riscontrate una sessantina di dichiarazioni false; una ventina di persone, inoltre, hanno riportato condanne per le quali il Comune aveva previsto l'esclusione dal diritto della casa popolare. Dalla graduatoria sono stati depennati oltre a persone con precedenti penali per truffa anche per mafia, estorsione e reati di pedofilia. Il Comune di Gela applica questa linea non solo per l'assegnazione delle case popolari ma anche per l'intervento sociale nei confronti di estorsori, mafiosi e pedofili ai quali "non vengono concessi contributi e agevolazioni" da parte dell'amministrazione guidata da Crocetta.
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