Prime condanne, dopo la cattura, avvenuta il 5 novembre scorso a Giardinello (Palermo) per Salvatore e Sandro Lo Piccolo, boss di Tommaso Natale e capi di Cosa Nostra dopo l'arresto di Bernardo Provenzano. Nel processo "San Lorenzo V", oggi pomeriggio Salvatore Lo Piccolo ha avuto una condanna a 12 anni e il figlio Sandro a 10. Le richieste dei pubblici ministeri Domenico Gozzo e Annamaria Picozzi erano state rispettivamente di 20 e 18 anni, ma i giudici della quarta sezione del Tribunale di Palermo (Annamaria Fazio presidente, Annalisa Tesoriere e Luisanna Cattina a latere) le hanno accolte solo in parte. I due capimafia sono assistiti dagli avvocati Marcello Trapani e Alessandro Campo. Nel complesso le condanne sono state dieci, per oltre settant'anni di carcere, e altrettante le assoluzioni. Il processo prendeva in esame una serie di episodi di associazione mafiosa e di estorsione, avvenuti nella ''zona di influenza'' dei Lo Piccolo, tra Tommaso Natale, Sferracavallo, San Lorenzo, Resuttana e le zone centrali di Palermo. I boss sono stati condannati a risarcire i danni alle parti civili: la Provincia di Palermo, Confcommercio, Confindustria e Sos Impresa, cui sono andate provvisionale comprese tra 20 e 30 mila euro ciascuna. Le altre condanne riguardano Francesco Di Blasi e Vito Galatolo (9 anni e mezzo ciascuno), Pietro Landolina (10 anni), Antonino La Mattina (sette anni e due mesi), Giovanni Buscemi (6 anni e otto mesi), Giulio Abbate (un anno e mezzo), Carmelo Barone (quattro anni e dieci mesi), Agostino Pirrone (tre mesi come favoreggiatore). Tra gli assolti Andrea Bruno, Luigi Fabio Scimo', Emanuele Cimo', Giacinto Grimaldi, Edoardo e Carmelo La Mattina, Andrea Cusimano, Andrea Marino. Nel collegio di difesa degli assolti gli avvocati Francesca Russo, Carlo Catuogno, Enzo Fragala', Loredana Lo Cascio, Pietro Piazza, Marco Clementi. (AGI) - Palermo, 28 feb. -
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