È emergenza idrica nell’hinterland a causa del fermo del dissalatore. Mentre procedono i lavori di riparazione della condotta in città si registrano i primi disagi, destinati a continuare per almeno 7 giorni
Continua l’emergenza idrica nell’hinterland dopo il fermo del dissalatore. L’impianto non tornerà a pompare acqua prima di lunedì. Si prospettano sette giorni all’insegna della mancanza d’acqua.
È un’autentica corsa contro il tempo. I lavori per la riparazione della condotta di approvvigionamento del dissalatore procedono a ritmi spediti. L’intervento presenta però grossi problemi tecnici, visto che il tratto di tubo in questione passa sotto le saline. Si è dunque reso necessario prosciugare la zona, utilizzando delle apposite parancole. Questa attività propedeutica ai lavori di riparazione vera a propria sarà completata tra stasera e domani mattina, così come assicurato dal direttore del dissalatore Alessandro Scarpulla. A questo punto la ditta potrà iniziare con la riparazione, andando a saldare il tubo. Ma nella più ottimistica delle previsioni l’impianto di Nubia non potrà tornare a lavorare prima di lunedì. Sempre che tutto vada bene e senza intoppi. Si prospettano insomma sette giorni all’insegna della penuria d’acqua. Finora quel poco di erogazine idrica è stato assicurato dalle vasche di riserva, che hanno immesso acqua nelle condotte a 50-60 litri al secondo, scorte che però si stanno esaurendo. I cittadini stano iniziando a risentire della situazione e a patire la mancanza d’acqua, soprattutto al centro storico e nella periferia della città. Ma Trapani può fare affidamento su proprie fonti di approvvigionamento, quelle di Bresciana per l’appunto, insufficienti comunque a coprire interamente la domanda d’acqua. Si sta cercando di portare la portata idrica a 130 litri al secondo. Troppo poco, comunque, per il fabbisogno della città. I comuni che sono messi peggio sono quelli completamente dissalatore dipendente, come Erice, dove la crisi idrica si sta facendo sentire maggiormente. Il sindaco Tranchida ha requisito il pozzo stadio ed ha chiesto alla prefettura di potere fare affidamento sulle fonti di approvvigionamento che ricadono nel territorio trapanese, richiamandosi ad una normativa regionale. Ma il sindaco Fazio ha risposto picche, evidenziando come l’acqua di Bresciana non sia sufficiente a dissetare Trapani. Figuriamoci anche Erice. Tranchida ha comunque investito della vicenda il prefetto Trotta. Si attendono sviluppi. Intanto il Comune della vetta può fare affidamento su quattro autobotti, due di proprietà dell’amministrazione e le altre due messe a disposizione dal comune di Marsala e dall’ospedale Sant’Antonio Abate. Per il servizio autobotti i cittadini possono rivolgersi al numero verde “TeleAmicoComune” chiamando l’800540354.Mario Torrente
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