Questa mattina, davanti Palazzo D’Alì di un gruppo di persone che occupano irregolarmente alcuni alloggi popolari, ha manifestato per rivendicare il diritto ad avere una casa
Raramente la legge è stata più chiara ed inequivocabile. Si ottiene il diritto all’acquisizione di una casa popolare solo avendone titoli sufficienti e dopo essere stato regolarmente in attesa che la propria posizione in graduatoria scalasse. Ma come sempre la legge non fa i conti con la realtà del vivere che in alcuni casi è particolarmente difficile per condizioni economiche e sociali. Tante le storie che si intrecciavano stamattina tra le persone manifestanti davanti il palazzo del governo – chi asseriva di aver a suo tempo occupato un appartamento fatiscente e di averlo riattato con le sue mani – chi di avere addirittura speso 10.000 euro per rendere vivibile l’appartamento occupato - e – naturalmente su questo ora accampa diritti sostenendo che lo IACP non può tornare in possesso di un alloggio risistemato da altri. A loro faceva poi eco Giuseppe Bua – un giovane padre che da anni aspetta gli venga assegnato un appartamento“ da sei anni sono in graduatoria” dice il Bua “ non ho mai fatto Scasso ma non vedo nel mio futuro una concreta possibilità di ottenere un alloggio in maniera regolare” a questo punto mi chiedo “ conclude il giovane padre “ se sia stato più opportuno il mio comportamento corretto nei confronti della legge , o quello di chi ha sicuramente commesso un reato ma almeno si è assicurato un tetto sulla testa”. Lo sgombero sarà esecutivo nei prossimi giorni.
Nicola Augugliaro
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