E' ripresa questa mattina nell'aula bunker di Firenze, davanti la quinta sezione penale del tribunale di Palermo presieduta da Maria Patrizia Spina (a latere Fabrizio Anfuso e Samuele Corso) l'udienza a carico di 19 persone, tra le quali sono annoverati i vertici della cosca di Villabate, accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione. I fatti si riferiscono alla creazione del maxicentro commerciale di Villabate (Palermo) e delle tangenti che sarebbero state pagate. Il collaboratore di giustizia Mario Cusimano, che depone protetto da un paravento, sarà controesaminato stamani dalle difese e, eventualmente, dal pubblico ministero. A seguire, i chiarimenti del tribunale. Mario Cusimano, 43 anni, era stato arrestato con Nicola e Nino Mandalà, boss di Villabate, il 25 gennaio 2005 durante l'operazione antimafia 'Grande mandamento'. Subito dopo il suo arresto chiese di poter collaborare. Nell'udienza di ieri, Cusimano ha ricostruito i suoi rapporti con i Mandalà: il collaboratore ha detto di non esser mai stato 'combinato', ma di aver curato per la cosca mafiosa il riciclaggio del denaro attraverso le sale bingo.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento