mercoledì 30 luglio 2008

Presentato alla Procura della Corte dei Conti l’esposto di Articolo 21

L’esposto di Articolo 21 sulla vicenda del mancato licenziamento di Agostino Saccà è stato presentato oggi alla Procura della Corte dei Conti dagli Avvocati Domenico e Giovanni Nicola d’Amati. Gli addebiti in base ai quali il direttore generale Cappon ha proposto il licenziamento di Saccà – si osserva nell’esposto – oltre ad assumere rilevanza sul piano disciplinare possono configurare una responsabilità per danno erariale, anche di immagine. Il loro fondamento deve essere pertanto accertato anche da parte della Corte dei Conti, al cui controllo la Rai è assoggettata come azienda pubblica finanziata dallo Stato con il gettito degli abbonamenti. Nell’esposto si fa riferimento anche ad un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica dal direttore generale Cappon, secondo cui gli addebiti mossi al dirigente Saccà non sono stati contestati, ma giustificati con riferimento a prassi aziendali. Anche sull’esistenza di queste prassi – affermano i legali di Articolo 21 – è necessario che la Procura svolga ogni opportuno accertamento.Nell’esposto si rappresenta la necessità che le indagini siano estese non solo ai fatti attribuiti al dirigente Saccà, ma anche al comportamento tenuto dai Consiglieri di Amministrazione che non hanno approvato la proposta di licenziamento avanzata dal direttore generale Cappon.
Roma, 30 luglio 2008

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