LONDRA - Settanta anni di prigione. Tanto rischia un hacker britannico, accusato di aver violato 97 computer del Pentagono e della Nasa. Al 'pirata', arrestato nel 2002, la Camera dei Lord ha oggi concesso l'estradizione negli Usa. La sentenza segue analoghi giudizi dell'Alta Corte e della stessa Camera dei Lord. Negli Stati Uniti, dove e' stato definito "il piu' pericoloso hacker di tutti i tempi", lo attende ora l'accusa di attentato alla sicurezza dello Stato. Estremo tentativo dei suoi legali sara' ora quello di rivolgersi alla Corte Europea dei diritti umani. (Agr)
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