martedì 2 settembre 2008

Abolizione dell'Ici: è boom di divorzi fittizi

Roma - È un vecchio modo di dire: "Fatta la legge, trovato l’inganno". Ebbene, la nuova normativa sull’Ici (imposta comunale sugli immobili), l’abolizione completa e totale delle imposta sulle prime case sta producendo in molte località turistiche di pregio un fenomeno particolare. Un boom di separazioni tra coniugi, per lo più fittizie, con uno dei due a cui viene intestata come prima casa e residenza la villa o l’appartamento che possiedono al mare o in montagna. Divorziare, ma per finta Clamoroso l’esempio registrato all’anagrafe di Santa Margherita ligure. "E' un fenomeno che abbiamo verificato espandersi in maniera massiccia dopo l’abolizione dell’imposta - spiega Patrizia Lupino, responsabile dell’anagrafe del comune ligure - signore che trasferiscono la residenza da Milano e da Torino, causa separazione, ma che lasciano i figli iscritti all’asilo nelle due città del nord. Più raro il contrario, ossia mariti che, sempre da separati, spostano la loro residenza in un altro comune". I motivi di questo comportamento sono essenzialmente economici. L’Ici a Santa Margherita ligure vuol dire anche un’imposta annuale tra gli 800 e 1.500 euro, per non parlare poi, nel caso di acquisti, del vantaggio anche di un’ Iva ridotta che, su valori alti come quelli del comune del Tigullio, significa risparmi tra i 50mila e 100mila euro.
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