La bozza sul federalismo fiscale presentata dal ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, ai rappresentanti dell’Unione delle Province italiane, dell’Associazione dei Comuni italiani e ai sindaci di Firenze, Torino, Milano, potrebbe arrivare in Consiglio dei ministri già la prossima settimana per una prima lettura e sarà al centro del confronto nella prossima conferenza unificata, fissata per il 18 settembre.
Tra le novità dei 22 articoli del disegno di legge spiccano una tassa sulle auto e una sui carburanti a favore delle Province, una tassa di scopo destinata a opere pubbliche, turismo e trasporti urbani, la definizione di sette città metropolitane (Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino con l’esclusione di Bari e Venezia su cui è prevedibile la reazione polemica delle città interessate), nuove norme di finanziamento per Roma Capitale.
Per sanità, assistenza e istruzione, il finanziamento integrale delle prestazioni essenziali, sulla base dei costi standard, avverrà invece con il gettito Irap, destinato a essere sostituito con tributi propri e con la compartecipazione regionale all’Irpef e all’Iva e con aliquote del fondo perequativo previsto dalla riforma.
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