(AGI) - CdV, 8 giu. - ''Non si puo' pensare di alzare muri per impedire l'ondata migratoria, quando nel cuore dell'Africa si muore; e' naturale che chi fugge non tema nessun ostacolo''. Lo scrive in una nota il direttore della Caritas Italiana, mons. Vittorio Nozza, per il quale ''e' una vittoria amara per tutti, sapere che i clandestini, rispediti al mittente, vengono raccolti nei furgoni come cani, bastonati e legati, e trasportati in campi profughi da sorveglianti muniti di maschere per gli odori nauseabondi''. E ancora ''e' una vittoria amara, se la maggior parte delle donne e molti dei minori vengono ripetutamente violentati; se i container viaggiano nel deserto con il loro carico umano per due tre giorni, senza viveri ne' acqua; se ogni anno tre-quattromila persone muoiono perche' abbandonate nel deserto lungo la frontiera libica, e altrettante vengono vendute ai mercanti di schiavi''.
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