Ginevra, 30 lug. (Apcom) - Su richiesta della Bolivia, che lo considera "un diritto delle popolazioni indigene", le Nazioni unite hanno avviato oggi a Ginevra la procedura che dovrebbe portare alla depenalizzazione del consumo di foglie di coca. Il Consiglio economico e sociale dell'Onu (ECOSOC) ha deciso di avviare l'iter per emendare in questo senso la Convenzione delle Nazioni unite del 1961 sugli stupefacenti. "L'emendamento che proponiamo ha per obiettivo (...) che i paesi in cui si mastica coca da secoli possano preservare questa pratica e che coloro che consumano le foglie di coca non vengano considerati delinquenti che violano la legge internazionale", ha spiegato il rappresentante della Bolivia, Angelica Navarro. Il presidente della Bolivia, Evo Morales, in un messaggio indirizzato all'Onu, sottolinea come la masticazione della coca sia "una pratica socio-culturale, rituale, millenaria del popoli indigeni andini". Si tratta di un costume praticato da "milioni di persone in Bolivia, Perù, nord dell'Argentina, Cile, Ecuador e Colombia". Per il presidente boliviano, il consumo di foglie di coca non è nocivo per la salute, non provoca "disturbi, né dipendenza". Al contrario, "aiuta a combattere la sensazione di fame, dà energia e migliora il metabolismo in quota". Non modificare la Convenzione del 1961 costituirebbe "un'offesa ai diritti dei popoli indigeni".
http://www.apcom.net/newsesteri/20090730_193249_9b3c8d_67417.shtml
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