MILANO - ''Non si e' trovata traccia alcuna degli ormai famosi 600 mila dollari di cui Mills parla nella missiva consegnata a Robert Drennan, il 2 febbraio 2004'': e' quanto sostiene Federico Cecconi, il legale di David Mills, nelle circa 450 pagine di appello contro la sentenza che ha condannato l'avvocato inglese a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari. Mills e' coimputato con Silvio Berlusconi, che gli avrebbe versato la cospicia tangente per fargli rendere falsa testimonianza in due processi, ma per il premier il procedimento e' sospeso in virtu' del Lodo Alfano. (Agr)
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