Testimonianza choc di una 28enne operata tre volte dal chirurgo Brega Massone per una formazione benigna.
MILANO - «Brega Massone ha fatto incisioni sul mio seno per tre volte, senza ragioni mediche». Lo ha detto ai cronisti, fra le lacrime, una ragazza di 28 anni la cui bellezza è stata compromessa per sempre da interventi chirurgici che, a quanto sostiene l'accusa, si sarebbero potuti evitare. La testimonianza choc della paziente è stata ascoltata in aula mercoledì 8 luglio, nell'ambito del processo milanese che ha al centro la clinica Santa Rita e la vicenda degli interventi inutili effettuati per l'accusa al solo fine di ottenere i rimborsi.
OPERATA TRE VOLTE - Ha testimoniato una giovane donna operata al seno dall'equipe dell'ex primario di chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone. La giovane, che all'epoca dell'operazione aveva 28 anni, si è costituita parte civile nel processo che vede tra gli 11 imputati Brega, accusato di lesioni gravissime e truffa ai danni del sistema sanitario nazionale. «Dal 2004 al 2008 - ha raccontato la donna - sono stata operata tre volte al seno, la terza volta quando Brega si era trasferito al San Carlo».
LE LESIONI - Nei capi d'imputazione viene contestato a Brega e al suo vice, Fabio Presicci, un intervento inutile praticato sul seno della donna. «Brega mi disse che c'era una formazione benigna che però poteva espandersi», ha spiegato la testimone, facendo riferimento poi alle dichiarazioni rese in aula dal chirurgo che ha parlato di «ragioni estetiche» riguardo agli interventi al seno. «Non me le ha mai presentate queste ragioni - ha aggiunto - né io gli ho mai chiesto di operarmi per queste ragioni». La giovane, con gli occhi lucidi, ha raccontato ai cronisti di aver dovuto poi rivolgersi a specialisti per ricostruire il seno, «lesionato dalle incisioni». Nel corso dell'udienza sono stati ascoltati anche altri pazienti e il processo sta ora proseguendo con il controesame di Brega Massone.
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