LONDRA - Il giudizio di Jean-Marie Colombani è lapidario: "Berlusconi si comporta come se l'esercizio del suo potere non dovesse mai conoscere limiti".
L'ex direttore di Le Monde ha deciso di usare la sua ultima creazione, la versione francese del sito Slate, per segnalare il suo punto di vista sul premier italiano. Da una prospettiva strettamente politica, sostiene l'editorialista francese, va rilevato il potere della Lega nord verso il governo, costretto a estremizzare le sue posizioni che "altrimenti sarebbe le stesse di tutta la destra conservatrice europea. Ma il presidente del Consiglio sembra rassegnato a questa situazione, e molto più preoccupato di difendere la sua immagine personale". Chiedendosi se la parola "scappatelle" può bastare per definire i diversi scandali, Colombani rileva che "in una democrazia normalmente costituita, un responsabile politico coinvolto in un tale scandalo sarebbe già finito fuori dal Palazzo". Ma forse la sopravvivenza politica del presidente del Consiglio si può spiegare: dopo tutto "incarna il perfetto maschio italiano: solo così si comprende l'indifferenza per lo scandalo della maggioranza dei cittadini". Ci sono però altri aspetti della vicenda che restano meno comprensibili, dice l'ex direttore di Le Monde: in particolare "resta misterioso il sostegno pervicace concesso della Chiesa, senza la quale Berlusconi avrebbe già perduto consensi".
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