ROMA - Per un presidente del Consiglio che si vanta a ogni piè sospinto di avere con la Santa Sede "i migliori rapporti di sempre", la giornata di ieri è stata da incubo. Per Silvio Berlusconi ma soprattutto per Gianni Letta, che da settimane stava lavorando di fino per ricucire gli strappi con Oltretevere prodotti dalle uscite dei ministri della Lega. Sapeva Berlusconi cosa si stava cucinando al Giornale contro il direttore dell'Avvenire? Sapeva, ma forse non tutto e sicuramente non aveva previsto l'uscita dello "scoop" del quotidiano di famiglia nello stesso giorno del suo sudatissimo incontro con il segretario di Stato. Era infatti da prima del G8 dell'Aquila che palazzo Chigi aveva chiesto un incontro al numero due del Vaticano. Finora senza successo, anzi una prima volta Bertone si era negato per ragioni di "opportunità". Senza contare il rifiuto di papa Ratzinger di incontrare Berlusconi a Viterbo il prossimo 6 settembre, in occasione dell'esposizione della "machina" di Santa Rosa. A voler ricostruire lo svolgersi dell'operazione dietro le quinte, appare comunque chiaro che già da tempo Dino Boffo era finito nel mirino del Cavaliere, che meditava vendetta per le critiche ricevute questa estate sulla sua "condotta morale". "Un attacco gratuito e a freddo, ha dato credito a tutte le menzogne che scrivono su di me", aveva confidato con rabbia Berlusconi nei giorni scorsi.
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http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-22/giornata-nera/giornata-nera.html
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