SAN FRANCISCO - Lo sceriffo della contea di Contra Costa, a 70 chilometri da San Francisco, ammette l'errore: "Il caso della ragazza tenuta prigioniera 18 anni l'avrei potuto risolvere parecchio tempo fa". E racconta. "Nel 2006, un vicino di casa di Garrido ci chiamò per denunciare la presenza di alcune persone nascoste nelle tende sul retro di quella casa. Un poliziotto si presentò dall'uomo e ci parlò mezz'ora, senza però visitare il giardino". La Polizia stamane è ritornata nella casa dell'orrore. Nel giardino alle spalle del villino, è ancora innalzata la tenda e una capanna di legno dove, per diciotto anni, il tipografo Phillip Garrido ha tenuto segregata Jaycee Dugard da quella lontana estate del '91 in cui la rapì, fino a pochi giorni fa, quando è stata liberata insieme alle sue due figlie, di 11 e 14 anni, avute dal suo aguzzino. Gli agenti cercano prove per sciogliere un altro pesante sospetto che pesa sul carceriere di Jaycee: gli omicidi di una decina di prostitute uccise tra il '98 e il '99 e ritrovate lungo i canali vicini a un capannone industriale nel quale allora l'uomo lavorava. All'epoca Garrido aveva 40 anni ed era appena uscito per buona condotta dal penitenziario del Nevada, dove era stato rinchiuso per violenza sessuale su una donna che aveva rapito e segregato in un capanno. Fu interrogato ma la polizia lo rilasciò perché non era emerso nulla di compromettente. Alla luce della tragica - e tardiva - scoperta del sequestro di Jaycee, gli investigatori hanno riaperto il caso.
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http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/esteri/bimba-rapita/prostitute/prostitute.html
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