Non è assolutamente rilevante ai fini della determinazione di un reato di truffa a carico di Gianfranco Fini la reale natura dell’acquirente dell’immobile sito in Boulevard Princesse Charlotte, Montecarlo. Qualsiasi ulteriore rivelazione non cambierebbe di una virgola il quadro della situazione: nel Montecarlo-Gate ci saranno tante cose, ma non c’è il reato di truffa.
NESSUN REATO – Questa la posizione della procura di Roma all’indomani della lettura in Senato degli atti pervenuti dal paese caraibico di Saint Lucia e che dovrebbero incastrare il presidente della Camera Gianfranco Fini, dimostrando inequivocabilmente che è suo cognato, Giancarlo Tulliani, a possedere l’immobile. Dal punto di vista penale, scrivono i magistrati, nessuna novità: perchè, a mancare, è il crimine in sè.
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