"Sono sicuro che il risveglio islamico in Medio Oriente e Nord Africa dara' presto i suoi frutti". Lo ha detto l'Ayatollah Ali Khamenei parlando ieri a Teheran davanti a migliaia di abitanti provenienti dalla regione Fars, nel sud del Paese. Pieno appoggio all’operato del governo del presidente Ahmadinejad da parte della Guida suprema: "Questo governo e' stato sempre al servizio dell'Iran ed sta facendo il possibile per migliorare le condizioni della vita degli iraniani". Il Leader della Rivoluzione islamica riferendosi alla campagna propagandistica negativa promossa nei giorni scorsi contro il presidente Ahmadinejad e i suoi collaboratori ha affermato; "I nemici vogliono seminare divergenza tra la gente e il governo , ma bisogna riconoscere alle nostre autorita' l'importante ruolo che hanno svolto e continuano a svolgere , nonostante le restrizioni, per portare al termine i piani di sviluppo nel Paese". Il Leader in un'altra parte del suo discorso ha criticato la repressione delle gente in Bahrain, Yemen e Libia; "Le proteste nel Bahrain sono dovute alle discriminazioni etnico-religiose messe a lungo dal regime di Manama ... fatto questo che non poteva avere altro risultato che l'esplosione di rabbia ... reprimere le richieste leggittime della gente con l'aiuto militare di un altro Paese (Arabia Saudita, ndr) non potra' piu' fare nulla". Per quanto riguarda l'accusa di una presunta ingerenza iraniana in Bahrain lanciata dall'Unione europea e dal Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico (di cui fanno parte l'Arabia Saudita, il Kuwait, l'Oman, gli Emirati Arabi uniti, il Qatar e lo stesso Bahrain) la Guida suprema ha risposto: "Quali interferenze ha commesso l'Iran in Bahrein, Yemen e Libia? Quella di aver parlato liberamente e di non aver mostrato paura per la rabbia dei governi-fantoccio del mondo? ... Vogliono che la Repubblica islamica dell'Iran rimanga spettatore indifferente, ma questo è impossibile", ha concluso l'Ayatollah Khamenei.
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