La Lega: «Nessuna crisi di governo». Maroni rilancia: «Sorpresi da Berlusconi. Serve voto in Parlamento»
La Russa e Frattini (Lapresse) |
LEGA - La crisi libica ha diviso Lega e Pdl, e anche all'interno della stessa Lega paiono coesistere posizioni diverse. «Siamo nel governo e nella maggioranza», dice il capogruppo del Carroccio alla Camera, Marco Reguzzoni, dopo gli interventi di Frattini e La Russa in Parlamento, che fa commentare al capogruppo del Pd Dario Franceschini «la Lega ha calato le braghe a mezz'asta. Non è la prima volta che sostiene una cosa con toni roboanti per poi fare una ritirata indecorosa». Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, invece dichiara che la linea del partito resta quella indicata da Bossi: «Siamo rimasti sorpresi dall'escalation di Berlusconi, una decisione incomprensibile presa senza consultare nessuno». Non si terrà infatti neanche il previsto Consiglio dei ministri, che è stato rimandato alla prossima settimana. «La posizione della Lega è chiara e coerente con quanto deciso dal Parlamento», ha spiegato Reguzzoni. «Si mettano l'anima in pace quelli che sperano in una crisi di governo». Reguzzoni respinge al mittente le «speculazioni politiche». «Intendiamo utilizzare tutto il peso politico per evitare ulteriori danni e problemi al Paese. Napolitano ha già detto che la risoluzione Onu comprende già questa evoluzione in Libia, e quindi il parere delle Camere non serve».
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