ROMA - “Lo scontro a viso aperto sulla proposta di trasferire alcuni ministeri a Nord come a Sud, assieme alle reciproche accuse fra Pdl e Lega, e fra la Moratti e Formigoni sui risultati elettorali di Milano, fa sì che il paragone tra Berlusconi a Gheddafi abbia un suo fondo di verità, visto che ormai le tribù che lo appoggiano (Lega, Cl, Forza Italia, ex An, Responsabili, Noi Sud) si stanno letteralmente scannando tra loro”.
Lo dichiara in una nota l’eurodeputato Potito Salatto, membro dell’assemblea nazionale di Fli. “Il consiglio che si può dare al premier, se ha a cuore realmente questa nostra Italia è di imitare il presidente della Tunisia che, senza spargimenti di sangue, ha saputo intelligentemente ritirarsi prima di un disastro politico, sociale ed economico del suo Paese.
In Italia potremmo così evitare che la sinistra, data finora per sconfitta, riprenda a governare sulle ceneri del berlusconismo”.
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