Il governo, punito per la gestione della crisi, viene sconfitta in molte grandi città, comprese roccaforti come Siviglia e Barcellona. Il Pp prende il 37,5% contro il 27,7 dei socialisti: oltre 7 punti in meno rispetto al 2007
MADRID - Il voto del 22 maggio per le amministrative spagnole ha travolto il Psoe di Josè Luis Rodriguez Zapatero, che ottiene il peggior risultato della storia nelle elezioni municipali (il 27,8 per cento dei voti), quasi 10 punti e 2,2 milioni di voti in meno del Pp. I Popolari di Mariano Rajoy sono riusciti a raddoppiare la distanza conquistata nello storico 1995, preludio alla sconfitta socialista nelle elezioni generali dell'anno successivo che portò il Pp alla Moncloa nel 1996. Il Psoe, che ha pagato molto caro la gestione della crisi, ha perso 1,5 milioni di voti anche rispetto al 2007: Zapatero ha riconosciuto la "chiarissima" sconfitta ma ha escluso l'anticipo delle elezioni generali per poter portare a termine "le riforme imprescindibili per il recupero economico". A scrutinio concluso, il Pp ha ottenuto il 37,53% dei voti, il Psoe il 27,79. Anche nel 2007 aveva vinto il PP, ma allora la distanza era stata di appena 7 decimi: 35,62% contro 34,92%.
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