giovedì 16 giugno 2011

Bufera su Brunetta per insulti ai precari Pd e Idv: si dimetta

«Siete l'Italia peggiore». Bersani: estremista, altro segno del divorzio tra governo e realtà. Orlando: indegno.

Renato Brunetta

ROMA - Bufera sul ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ieri ha insultato un gruppo di precari. Pd e Idv attaccano: si dimetta. Il ministro è stato contestato al «Convegno dell'innovazione» organizzato al Macro di piazza Giustiniani a Roma. «Abbiamo aperto uno striscione e chiesto di poter intervenire - ha detto uno dei lavoratori autori della protesta - non ce lo hanno permesso e abbiamo aspettato la fine dell'intervento del ministro per parlarci. Lui è andato via e, dopo essere stati bloccati dalle guardie del corpo, l'auto del ministro per poco non ci investiva. Un nostro compagno è stato preso di striscio. La sua camicia strappata ne è una prova». Dopo la fine del convegno, una ragazza ha chiesto di intervenire. E' arrivata sul palco e ha esordito: «Io sono della rete di precari al servizio della pubblica amministrazione». A quel punto il ministro l'ha interrotta e se n'è andato: «Grazie, arriverderci buongiorno. Questa è la peggiore Italia, grazie», sono state le uniche parole di Brunetta, che poi è andato via in auto nonostante il tentativo di bloccarlo di alcuni precari. I manifestanti, circa una trentina, lavoratori di Sviluppo Lazio, Formez, Italia Lavoro, avevano scritto sullo striscione «Si scrive innovazione, si legge precarietà». Bersani: Brunetta estremista fuori dalla realtà. «Nelle espressioni estreme di Brunetta e non solo sue è evidente la profonda incomprensione di quanto sta avvenendo nella società e c'è da preoccuparsi perché dal governo non è arrivata alcuna autocritica sulla sua incapacità di agire davanti alla più grave crisi economica dal dopoguerra», ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Si tratta sempre - ha affermato Bersani - di quel divorzio tra governo e realtà che non legge quanto negli ultimi mesi si è mosso nella società: lo spontaneo movimento di lavoratori e insegnanti, il movimento delle donne, la manifestazione a piazza S. Giovanni, la trasmissione di Fazio e Saviano, le celebrazioni per i 150 e ci metto anche la nostra assemblea a Varese... tutto segnala una realtà profonda che si muove»

Continua ...

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=152754&sez=HOME_INITALIA

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