L'intesa illegale sui prezzi è durata oltre cinque anni, dal marzo 2002 all'autunno del 2007. Sanzionata anche l'associazione di categoria Fedespedi. I committenti sapevano di non potersi rivolgere ad altre imprese perché avrebbero applicato le stesse tariffe
ROMA - Sanzioni per oltre 76 milioni di euro a diciannove imprese operanti nel settore delle spedizioni internazionali via terra per avere ristretto la concorrenza concordando gli aumenti dei prezzi da praticare alla clientela. La società Schenker, controllata da Deutsche Bahn AG, che ha presentato domanda di clemenza, contribuendo all'individuazione del cartello, ha invece beneficiato della non imposizione della sanzione. Lo ha deciso l'Antitrust al termine dell'istruttoria che ha permesso di ricostruire un'intesa sui prezzi durata oltre cinque anni, dal marzo del 2002 all'autunno del 2007. Al cartello, costituito tra le società Agility, Albini & Pitigliani, Alpi Padana, Brigl, Cargo Nord, Dhl Global Forwarding, Dhl Express, Francesco Parisi, Gefco, Geodis Wilson, I-Dika, Italmondo, Italsempione, Itk Zardini, ITX Cargo, Rhenus, Saima, Schenker, Sittam, Spedipra, Villanova e Armando Vidale, ha partecipato, con un attivo ruolo organizzativo, anche l'associazione di categoria Fedespedi. Nei confronti di Alpi Padana e Spedipra sono risultati prescritti i poteri sanzionatori dell'Autorità.Continua ...
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