Ecco l’interrogatorio del faccendiere “amico di tutti”
Luigi Bisignani aveva voglia di parlare, il giorno in cui è stato convocato per essere interrogato dai pubblici ministeri in qualità di testimone. E ha parlato a ruota libera, chiamando in causa Gianni Letta, Silvio Berlusconi e un carabinieri che voleva lavorare nei servizi segreti.
GIANNI LETTA – Nella richiesta d’arresto per il deputato PdL Alfonso Papa che è stata consegnata in parlamento si legge ad esempio che Gianni Letta sarebbe stato informato da Luigi Bisignani di tutte le vicende giudiziarie che potevano in qualche modo coinvolgerlo, notizie che lo stesso avrebbe avuto da Alfonso Papa. “Mi chiedete se informassi Letta delle notizie e delle informazioni riservate di matrice giudiziaria comunicatemi da Papa; A tal riguardo – avrebbe detto Bisignani – vi dico che sicuramente parlavo e informavo il dott. Letta delle informazioni comunicatemi e partecipatemi dal Papa, e in particolare di tutte le vicende che potevano riguardarlo direttamente o indirettamente come la vicenda riguardante il Verdini, come la vicenda inerente al procedimento che riguardava lui stesso (e cioé il Letta) e il Chiorazzo e come, da ultimo, la vicenda inerente al presente procedimento..Ad un certo punto, nel contesto delle indagini sulla Cricca” quella sugli appalti al G8 “uscì una conversazione in cui si parlava di uno ‘zio’; ricordo si disse che poteva essere Letta, mentre si trattava del Rettore dell’Università di Tor Vergata, tale Renato Lauro..”. Ciò nonostante, non è bastato a Papa per diventare sottosegretario. Lo avrebbe detto Gianni Letta ai magistrati secondo quanto riferito da chi ha letto le carte della richiesta di autorizzazione. Letta, il 23 febbraio scorso, avrebbe detto di conoscere Papa “quando era al ministero di Giustizia” e che “è rimasto al Ministero sia con Castelli che con Mastella. Ricordo che un giorno Papa mi disse che aveva aspirazioni politiche. In seguito del Papa e delle sue aspirazioni politiche mi parlò anche il Bisignani. Io rappresentai tale aspirazione del Papa a Berlusconi, che mi disse che aveva ricevuto molte altre sollecitazioni riferite al Papa. Dopo l’elezione a deputato, il Papa mi chiese di fare il sottosegretario ma non fu accontentato”. Conferma di queste affermazioni, per i giudici – riferisce sempre chi ha letto le carte in Giunta – si ritrova nelle dichiarazioni del 9 dicembre dell’onorevole Giacomo Caliendo, “dopo le ultime elezioni il Presidente Berlusconi, in una occasione, mi chiese notizie sul Papa dal momento che aveva ricevuto qualche segnalazione diretta a far ottenere un incarico al Papa..”.
Continua ...
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