MOSCA - L’entrata al Mar Nero dell’ incrociatore americano “Monterey”, dotato del sistema antimissilistico Aegis, per partecipare all’esercizio militare congiunto con l’Ucraina “Sea Breeze - 2011 ", suscita nella parte russa una serie di questioni, lo ha rilevato il Ministero degli Esteri della Russia.
Il"Monterey" è stato inviato alle acque europee dall'amministrazione statunitense nel quadro della "strategia di graduale adattamento”, per la formazione del segmento europeo del sistema globale di difesa antimissile.
La prima fase del programma prevede lo schieramento nell’ Adriatico, nel Mar Egeo e nel Mediterraneo di navi americane al fine di difendere i paesi del Sud Europa da eventuali minacce missilistiche.
Secondo la versione degli Stati Uniti, le navi potrebbero essere avanzate anche nel Mar Nero, in caso di bisogno, come, as esempio, l’aggravamento della situazione nella regione ", - si legge nei commenti del Ministero degli esteri russo diffusi domenica, il 12 giugno.
"Lasciando da parte la questione irrisolta circa l'architettura di un possibile sistema europeo antimissili ai sensi delle decisioni del vertice di Lisbona NATO-Russia, Mosca vorrebbe capire quale " inasprimento " aveva in mente il comando americano, facendo passare dal Mediterraneo ad Est la principale unita’ del sistema territoriale di difesa missilistica in fase di formazione all’opera dell’ Alleanza Atlantica, "- e’ quanto si chide a Mosca.
"Se stiamo parlando della solita" visita "in questa regione molto sensibile, allora perché è stata scelta la nave con questa versione particolare delle armi? E quale ruolo è stato assegnato ai sistemi antimissile" Monterey " dallo scenario esercizi" Sea Breeze - 2011 nel corso delle quali venivano messe a punto le operazioni anti-pirateria secondo gli standard della NATO "?" - chiede il Ministero degli Esteri.
"La parte russa ha più volte sottolineato che non lascera’ senza attenzione la comparsa nelle immediate vicinanze dei suoi confini degli elementi delle infrastrutture strategiche USA che saranno considerati una minaccia alla sicurezza nazionale" - ha ricordato il Ministero degli Esteri.
Nessun commento:
Posta un commento