Riforma pensioni e' tema sommerso dibattito su crisi, piu' tutela a famigliaRoma, 19 ago. (Adnkronos) - ''Gli emendamenti toccano al Parlamento e io considererò con favore quelli favorevoli a politiche di difesa della famiglia''. Gianfranco Rotondi, ministro dell'Attuazione del programma di governo, prende spunto dal monito della Cei e torna a puntare i piedi per ottenere modifiche alla manovra a tutela della famiglia. Il leader democristiano del Pdl cita il politologo Gianfranco Miglio sottolineando che con l'abolizione totale delle province e con un notevole taglio delle Regioni ''le cose possono andare meglio di prima''.In una intervista all'ADNKRONOS Rotondi glissa su un possibile riavvicinamento con Gianfranco Fini ma non chiude la porta a Pier Ferdinando Casini e precisa: '''Casini e Fini sono persone. La politica deve ritrovare linee conduttrici di carattere culturale e non personale. Il Pdl deve coltivare il popolarismo e se ci riuscirà, l'incontro con l'Udc sarà la conseguenza non la premessa di un nuovo corso''.Il ministro taglia corto sull'ipotesi di uno scudo fiscale bis: ''E' una notizia di Ferragosto, una di quelle che spariranno dalla vista a settembre''. E sul tema delle pensioni, di fronte al veto della Lega, avverte: ''Sulla riforma previdenziale va detta una cosa chiara: è il vero tema sommerso del dibattito sulla crisi''. Poi interviene anche sulla vexata quaestio dei costi della politica, in particolare sui tagli al numero dei parlamentari, e non usa mezzi termini: ''Serve a mio avviso una riforma radicale''.''La riduzione dei parlamentari - sottolinea Rotondi - è una ricetta come l'aspirina: la si dà quando non si sa che dire. Lo ripeto, dobbiamo riformare in maniera radicale senza sconti a nessuno''. E rilancia la proposta lanciata dal governatore della Lombardia, Roberto Formigoni: ''Condivido la sua idea didimezzare le regioni''.Il ministro non ha dubbi: ''Lo stesso attacco alla casta è uno strumento di guerra preparato scientificamente dalla stampa vicina ai poteri forti. L'obiettivo è separare la classe politica dalla stima degli elettori. Quando i politici parranno a tutti solo dei magiapane a tradimento, allora sarà facile per un governo tecnico imporre la tabella di marcia economica e sociale che lor signori hanno in mente''. Rotondi insiste sul tema delle province: ''La pensava già così Miglio e prima ancora la Fondazione Agnelli. Senza le province e con otto regioni andrà tutto meglio''.Poi torna sulle famiglie: ''E' importante introdurre il fattore famiglia nel calcolo dei doveri fiscali eccezionali in modo che il principio entri pienamente nella riforma della fiscalità ordinaria''.
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