I racconti di soprusi e favori ad Ascoli Piceno
Dopo l’articolo di Repubblica a firma Carlo Bonini che aveva suscitato la reazione rabbiosa dei vertici militari, anche Andrea Pasqualetto del Corriere della Sera pubblica le confessioni delle soldatesse sugli approcci dei superiori nella caserma di Parolisi. Con risultati inquietanti:
«Il capo mi avvicinava… Mi invitava…—ha dichiarato al tribunale militare Simona, napoletana combattiva, accusando un suo superiore —. Mi diceva non ti preoccupare, io ti porto in un posto più sicuro, tipo qui al poligono. Diceva che non ci avrebbe visto nessuno…». Più di lei Valeria, la siciliana: «Aveva un atteggiamento, insomma… Vediamo queste curve di livello. Allora, come siamo messi?… Poi c’è stato il fatto della respirazione bocca a bocca, mi disse che se fosse svenuto non potevo sottrarmi ». Giuditta, invece, vorrebbe forse strangolarlo, il caporalmaggiore: «Durante l’addestramento usava sistemi violenti, come quando facevamo il passo del leopardo e mi dava i colpi sul sedere».Continua ...
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