mercoledì 17 agosto 2011

''Muammar Gheddafi gravemente malato''. Continua l'avanzata dei ribelli verso Tripoli

(Adnkronos)
Londra, 17 ago. (Adnkronos/Aki/Ign) - Il colonnello libico Muammar Gheddafi sarebbe gravemente malato. Lo hanno riferito a condizione di anonimato fonti libiche e straniere al quotidiano con sede a Londra, ma in lingua araba 'Asharq al-Awsat', senza aggiungere ulteriori dettagli a riguardo.
La notizia è stata commentata da alcune fonti del Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi, secondo cui ci sarebbero dei rapporti medici che confermano le voci su Gheddafi che sarebbe afflitto da una grave malattia.
"Forse è per questo motivo - spiega un uomo del Cnt - che Gheddafi non si mostra in pubblico da tempo e preferisce rivolgersi ai suoi sostenitori con messaggi audio". Fonti vicine alla famiglia del leader libico, contattate dal quotidiano, non hanno voluto commentare le indiscrezioni. Secondo 'Asharq al-Awasat', proprio il peggioramento delle sue condizioni di salute avrebbe spinto il colonnello a inviare il capo del suo ufficio presidenziale in Mali e a Djerba, in Tunisia, per incontrare rappresentanti francesi e britannici. L'obiettivo di Gheddafi sarebbe quello di assicurarsi un salvacondotto per lui e la sua famiglia.
Intanto i ribelli libici stanno continuando in queste ore l'avanzata verso Tripoli. Lo ha riferito l'emittente 'al-Jazeera', citando una nota dei ribelli, secondo cui le milizie anti-Gheddafi sono riuscite a conquistare un importante centro strategico tra la capitale e Sirte, la città natale del colonnello.
Nel comunicato gli insorti hanno annunciato di aver preso il controllo di al-Heesha, 140 chilometri a ovest di Sirte, fino a oggi nelle mani delle forze lealiste. In precedenza i ribelli avevano riferito di essere entrati nell'importante città petrolifera di Zawiyah. Secondo 'al-Jazeera', gli insorti avrebbero catturato il responsabile della sicurezza della città e altri ufficiali dell'esercito fedeli a Gheddafi. Tripoli, tuttavia, ha comunicato che Zawiyah, come Brega, è ancora saldamente nelle mani dell'esercito.
Il Consiglio nazionale transitorio libico ha negato che siano in corso negoziati con il regime di Gheddafi per trovare una soluzione al conflitto in corso da febbraio. Alcune fonti avevano invece parlato di un incontro tra le parti in Tunisia questa settimana al quale avrebbe partecipato anche un inviato delle Nazioni Unite.
''Il Cnt vuole affermare che non ci sono negoziati né diretti, né indiretti con il regime di Gheddafi o con l'inviato speciale delle Nazioni Unite'', ha detto il leader del Consiglio di Bengasi, Mustafa Abdel Jalil. L'unica soluzione, ha aggiunto, è che Gheddafi si dimetta e lasci la Libia: ''E' impensabile qualsiasi negoziato o colloqui che si allontani da questo principio base''.


Nessun commento:

Posta un commento