Continua la fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Gannet Alpha, 180 chilometri da Aberdeen, sulla costa orientale della Scozia. Lo ha annunciato la Shell, che non ha precisato quando la perdita si fermerà. Si tratta, secondo quanto riferiscono gli esperti, dell'incidente più grave nell'area dal 2000. Il colosso anglo-olandese ha stimato ieri una perdita di 200 tonnellate di greggio. Una seconda falla nella piattaforma, non ancora localizzata con precisione, è stata individuata dalla Shell.
Falla da cui fuoriesce il petrolio che, secondo il responsabile Shell per l'esplorazione in Europa, "si trova in una posizione difficile con molta vegetazione marina". Il biologo marino Silvio Greco spiega che "incidenti come questi sono delle piccole bombe ecologiche". Il dramma, sottolinea l'esperto, "è che in particolare il Mare del Nord è un'area di forte concentrazione di merluzzi e luogo di nidificazione per più di una decina di specie di uccelli marini, che sono iprimi tra l'altro a risentire degli effetti degli olii pesanti".
Falla da cui fuoriesce il petrolio che, secondo il responsabile Shell per l'esplorazione in Europa, "si trova in una posizione difficile con molta vegetazione marina". Il biologo marino Silvio Greco spiega che "incidenti come questi sono delle piccole bombe ecologiche". Il dramma, sottolinea l'esperto, "è che in particolare il Mare del Nord è un'area di forte concentrazione di merluzzi e luogo di nidificazione per più di una decina di specie di uccelli marini, che sono iprimi tra l'altro a risentire degli effetti degli olii pesanti".
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