Intanto il governo ha aperto alle modifiche del testo approvato venerdì sera dal Consiglio dei ministri. Prima diversi ministri di primo piano - Calderoli, Sacconi, La Russa - poi Silvio Berlusconi in persona non hanno escluso ritocchi precisando, però, che i saldi sono invariabili. Da Porto Rotondo, in Sardegna, dove ha trascorso qualche giorno di vacanza, il premier ha sottolineato che i saldi sono "intoccabili" ma ha assicurato che la maggioranza è pronta a "miglioramenti" durante il dibattito parlamentare senza "distinzioni" della parte politiche che li proporrà.
L'apertura di Berlusconi era stata preannunciata a cavallo di Ferragosto da diversi ministri. "Tutto si può rivedere ma a saldi invariati. E senza smontare il testo, altrimenti rischiamo il default", ha detto Calderoli. "Se si tratta di migliorarla sì, se si tratta di trasformarla no. Le proposte migliorative devono comunque essere a saldi invariati", gli ha fatto eco Ignazio La Russa, ministro della Difesa e coordinatore del Pdl. In Parlamento per il titolare dello Sviluppo economico Paolo Romani, "si verificherà quali possano essere altri meccanismi di reperimento risorse, a esempio l'aumento dell'Iva dell'1%". Quanto al cosiddetto contributo di solidarietà, "siamo aperti alla discussione, ma la sinistra non cerchi di sostituire tagli con tasse, bensì tasse con tagli ulteriori della spesa pubblica", ha detto il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.
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