MONZA - I Pm di Monza hanno cambiato idea: non è più necessario arrestare Filippo Penati o il suo vice Giordano Vimercati. E' quello che sta scritto nella richiesta di rinuncia al ricorso che la Procura ha presentato alla Corte d'Appello. I due rappresentanti del Pd (nel caso di Penati, ex rappresentante) sono indagati con le accuse di corruzione.
I magistrati fanno presente che i due si sono presentati spontaneamente in Procura, per spiegare il loro punto di vista sulla vicenda, producendo documenti e non limitandosi ai generici dinieghi che spesso avvengono. Questo dimostra che non c'è da parte loro l'intenzione di scappare. Inoltre, il fatto che entrambi si sono dimessi da ogni indagine, non rende possibile la ripetizione del reato. Ed infine è quasi impossibile che riescano ad inquinare le prove, proprio perchè non hanno alcun ruolo che permetta di farlo.
Di conseguenza sono caduti gli unici tre motivi (reiterazione del reato, pericolo di fuga e inquinamento delle prove) che giustificano la richiesta di custodia cautelare. Questo non vuol dire che l'inchiesta si ferma. In realtà le indagini continuano, soprattutto sul fronte della vicenda riguardante la Milano-Serravalle.
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