lunedì 17 ottobre 2011

Il profeta dell'Apocalisse colpisce ancora: «Il mondo finirà il 21 ottobre» Harold Camping annuncia un catastrofico terremoto

MILANO – Il profeta dell’Apocalisse ha colpito ancora, anche se a dirla tutta a questo punto sembra un po’ la favola di Pierino e il lupo. Per l’ennesima volta («ma questa volta è vero», rassicura), Harold Camping, fresco di Ig-Nobel (i premi ignobili alle ricerche più assurde), colpito pochi mesi fa da un ictus, torna a predire la fine del mondo. Eccezion fatta naturalmente per gli eletti destinati alla salvezza.

VENERDI’ 21 – L’appuntamento è per venerdì 21 ottobre 2011, sostiene l’arzillo profeta, avvalorando la profezia con una serie di numeri che intercorrerebbero tra la morte di Gesù e l’Apocalisse. Ora non ci resta che aspettare e al pensiero che l’annuncio questa volta sia stato fatto in sordina, mentre altre volte Harold aveva annunciato l’evento con un battage pubblicitario, sopraggiunge una certa dose d’ansia. Harold Egbert Camping non ha alcun dubbio, anche se altre volte le sue previsioni si sono dimostrate fallaci (per fortuna), come quella che fissava la data fatidica il 21 maggio o ancora quella precedente che prevedeva la fine definitiva per il 6 settembre 1994. Venerdì, ultimo giorno dell’attuale periodo di 5 mesi (qualsiasi cosa voglia dire), «The world will end (again)» (Il mondo finirà. Ancora).

ALTRE CASSANDRE – Il predicatore californiano è presidente della Family Stations, network californiano a carattere religioso che raccoglie circa 150 stazioni radio e televisive statunitensi, e studia la Bibbia da circa 70 anni, smentendo da tempo la teoria dei Maya, leggermente più ottimista, secondo la quale l’anno maledetto sarà il 2012. In tutti i casi, come è noto, non è il solo che ogni tanto profetizza cataclismi planetari o che vanta la facoltà della preveggenza. Un esempio per tutti è Raffaele Bendandi, detto anche l’uomo dei terremoti, nato a Faenza nel1893 e morto nel 1979, scienziato autodidatta (in realtà era intagliatore di legno), che aveva individuato invece nell’11 maggio 2011 la data nella quale sarebbe stata distrutta Roma. Da un terremoto ovviamente (che non si è verificato, anche se proprio quel giorno un terremoto ha colpito la Spagna). Va però aggiunto che il sedicente scienziato il 23 novembre 1923 fece registrare a un notaio di Faenza che il 2 gennaio 1924 si sarebbe verificato un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò a Senigallia due giorni dopo e, nonostante la leggera imprecisione, la sua fama crebbe anche a livello internazionale.

Continua ...

http://www.corriere.it/cronache/11_ottobre_17/mondo-fine-21-ottobre_c7babdfe-f8ae-11e0-a70e-53be2c0ab142.shtml

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