Roma, 17 ott. (Adnkronos Salute) - Una vera e propria tassa da imporre ai pazienti che si sottopongono a interventi di chirurgia plastica a fini puramente estetici. E' quanto intende fare l'agenzia fiscale britannica (British Hm Revenue and Customs). Un decollete 'nuovo', dunque, Oltremanica potrebbe presto costare in media mille sterline in piu', prezzo su cui pesera' quella che e' gia' stata ribattezzata dai media inglesi 'boob tax', ossia 'tassa sul seno'. Mentre per le casse dello Stato, cio' si tradurra' in una disponibilita' di circa 500 milioni di sterline in piu'.L'associazione dei chirurghi plastici britannica, la British Association of Aesthetic Plastic Surgeons, per bocca del suo presidente Fazel Fatah ha gia' fatto sapere che la tassa, "sulla quale la societa' scientifica non e' stata interpellata, si riflettera' negativamente sui pazienti. Possiamo solo sperare di trovare un terreno comune nel proteggere il benessere dei pazienti e l'ovvia necessita' di aumentare le entrate pubbliche". Per gli esperti, il problema sara' soprattutto quello di 'salvare' interventi mirati, ad esempio, a correggere difetti estetici che espongono minorenni a disagio esistenziale.
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