A Parigi la polizia ha caricato senza ragione i manifestanti accorsi per la manifestazione del 15 ottobre. Ma nessuno ne parla.
Parigi, come altre 951 città nel mondo, ha partecipato alla manifestazione del 15 ottobre. L’organizzazione era decentralizzata, si partiva dai vari quartieri per poi riunirsi ad Hotel de Ville. Da Belleville i manifestanti sono partiti al suono delle fanfare, a Gare Saint Lazare erano talmente pochi che alla fine non c’è stato un vero e proprio assembramento.
Nella capitale francese la vita sembrava uguale a quella di tanti altri sabati. Nessuna strada chiusa al traffico, nessuna fermata della metro interrotta. Lungo le strade i parigini continuavano il loro shopping pomeridiano o si godevano l’ultimo sole nelle terrazze dei bistrot. Delusi da una così scarna partecipazione ci siamo resi a piedi verso il centro città per arrivare al punto in cui i cortei si sarebbero dovuti congiungere, nella piazza del Comune. Giunti qui abbiamo ritrovato poche centinaia di persone che protestavano in maniera tranquilla e festosa. I manifestanti si sono seduti in terra con le mani in aria, hanno ballato, cantanto, riso.
A Parigi la giornata procedeva tranquilla. A Roma un po’ meno. Visti da qui gli scontri capitolini sembravano lontani anni luce dalla serenità parigina. L’assembramento procedeva festoso e colorato, senza la tensione che caratterizzava altre piazze. Ma sarebbe fin troppo semplice utilizzare la capitale francese come cartina di tornasole dei sentimenti della popolazione europea. Parigi non è l’Italia e neanche l’Europa. La sua regione, l’Ile-de-France, produce il 10% del Pil continentale, che in termini reali vuol dire circa il doppio di Londra. Sebbene anche qui la crisi stia producendo i suoi effetti, ci troviamo dinanzi una situazione molto diversa che parte da una solidità finanziaria maggiore rispetto all’Italia.
Ciononostante la popolazione risente degli effetti della congiuntura economica ed i più colpiti sono gli strati che già erano ai margini della società transalpina come gli emigrati. Sono stati propio quest’ultimi ad esser presi di mira dalla polizia. Ma andiamo con ordine, mentre nella Piazza del Comune la manifestazione procedeva tranquilla – e anche un po’ noioisa – abbiamo visto decine di camionette della polizia convogliare verso l’adiacente Place du Chatelet. Qui un gruppo di cittadini della Costa D'Avorio si era riunito per protestare contro lo sfruttamento da parte della Francia delle risorse primarie del proprio paese. Sebbene fosse una manifestazione autorizzata e assolutamente pacifica – con tantissime donne che cucinavano e offrivano cibo – la polizia ha circondato i manifestanti.
Continua ...
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