ROMA - Bruno Vespa è stato contestato e insultato davanti al Teatro Valle da un gruppo di persone inferocite che gli hanno urlato «venduto, la Rai è servizio pubblico». Contro il conduttore di Porta a Porta si sono levate parolacce, fischi e cori. Le immagini e il video sono stati pubblicati sulla pagina facebook del Teatro Valle occupato. L'episodio è accaduto ieri sera verso 20.30 circa. A contestare Bruno Vespa, che stava passeggiando vicino lo storico teatro romano, sarebbero state una trentina di persone. Tutto sarebbe iniziato da una frase «La Rai è un servizio pubblico», indirizzata al conduttore di Porta a Porta e partita dal pubblico in fila per assistere allo spettacolo serale del Valle. Da lì poi il coro di urla ed insulti è andato via via aumentando coinvolgendo gran parte degli spettatori in attesa fuori dal teatro, alcuni occupanti del Valle ed anche diversi commercianti della zona. Bruno Vespa da parte sua fa notare che «il video mostra soltanto gli ultimi secondi, quando io mi sono allontanato. In realtà passando davanti al teatro Valle insieme con mia moglie - precisa - sono stato insultato alle spalle. Sono tornato indietro per affrontare chi mi insolentiva chiedendone le ragioni e dicendomi pronto a una franca discussione. Non è stato possibile e per almeno un quarto d'ora sono stato violentemente insultato da almeno una trentina di persone che urlavano come ossessi. Ci sono testimoni che possono confermarlo». Quanto a «chi mi diceva di essere venduto a Berlusconi - evidenzia il giornalista - ho chiarito che io non gli devo niente e anzi sono io che ogni anno gli do una discreta paghetta con i miei libri come editore di Mondadori. Quando ho dovuto allontanarmi perchè alcuni ospiti ci aspettavano ormai da tempo in un ristorante vicino, mia moglie si è fermata altri venti minuti affrontando gli occupanti del Valle e alla fine, quando tutti se ne erano andati, ha dato agli ultimi il suo biglietto da visita del ministero della Giustizia invitandoli a chiamarla quando avessero voluto fare un dibattito». «Un gruppo di estremisti si è impadronito del Teatro Valle, ha respinto la disponibilità del Comune di Roma e lo gestisce come fosse un sorta di comune, e chi passa per la via adiacente il teatro e non risulta gradito viene regolarmente insultato. Avanziamo anche l'interrogativo se quello che è uno dei teatri storici di Roma debba essere distrutto da questo gruppetto che fa falsa cultura e falso teatro», attacca Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl Camera.
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