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Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
lunedì 31 ottobre 2011
La Palestina entra a far parte dell'Unesco. La reazione Usa: "Non lo accettiamo"
Parigi, 31 ott. (Adnkronos/Ign) - La conferenza generale dell'Unesco ha accettato l'ingresso della Palestina come stato membro a pieno titolo con 107 voti a favore e 14 contrari.I paesi che si sono astenuti sono 52, fra cui Italia e Gran Bretagna. Fra i 107 paesi che hanno votato a favore vi sono la Francia, oltre alla quasi totalità dei paesi arabi, africani e dell'America Latina. Stati Uniti, Canada e Germania sono fra i 14 voti contrari. Quasi ovvio il parere degliStati Uniti: "Non possiamo accettare questa decisione", hanno detto i rappresentanti UsaPerché l'ammissione della Palestina all'Unesco diventi operativa questa dovrà ora ratificare la carta dell'Unesco. L'adesione della Palestina come stato membro a pieno titola comporterà gravi conseguenze finanziarie per l'organismo Onu a tutela della cultura. Una legge degli anni Novanta impone infatti agli Stati Uniti di cessare i finanziamenti ad ogni organismo dell'Onu che accetti l'ingresso della Palestina come stato a pieno titolo. Attualmente Gli Stati Uniti sono il principale finanziatore dell'Unesco e contribuiscono al suo bilancio per il 22%. "Riteniamo che tutto ciò sia controproducente... l'unica strada per i palestinesi passa attraverso negoziati diretti", ha detto il sottosegretario americano all'istruzione Martha Keller prima del voto all'Unesco.L'ingresso della Palestina nell'Unesco delude Israele. "E' una manovra palestinese unilaterale che non porterà ad alcun cambiamento sul terreno, ma che rimuove ulteriormente la possibilità di un accordo di pace", ha affermato Yigal Palmor, portavoce del ministero degli Esteri israeliano. Parlando alla Knesset il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha commentato: "Non ce ne staremo seduti con le braccia conserte verso queste mosse che danneggiano Israele".Mentre per i palestinesi è un giorno di festa. Proprio così il commento di Sabri Saidam, consigliere del presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas: "Questo è un giorno di festa, un giorno storico. Per noi - ha aggiunto - si tratta di uno dei pilastri nella nostra lotta per l'indipendenza, penso che siamo più che mai vicini a raggiungerla". Il voto, ha ancora detto, è un "grande messaggio" per chi, in seno al Consiglio di Sicurezza, si oppone alla richiesta palestinese di adesione all'Onu.
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