BRUXELLES - La Nato metterà oggi fine alla sua campagna aerea sulla Libia, iniziata sette mesi fa. I funzionari dell'Alleanza hanno dichiarato che tutte le operazioni cesseranno alla mezzanotte di stasera. La Nato ha smesso di bombardare gli obiettivi libici subito dopo la morte del raìs, avvenuta lo scorso 20 ottobre, ma da allora ha continuato a eseguire regolari pattugliamenti aerei. Durante i sette mesi di missioni, i caccia dell'Alleanza hanno eseguito un totale di 9.600 attacchi, distruggendo circa 5.900 bersagli militari. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite aveva autorizzato la missione a marzo per proteggere i civili vittime della guerra civile e la scorsa settimana ha deciso di porre fine all'azione militare. Il personale dell'Alleanza temporaneamente distaccato al quartiere generale delle operazioni libiche di Napoli è stato riassegnato ai suoi normali incarichi. Ai bombardamenti condotti dalla missione Nato sulla Libia hanno però partecipato solo otto dei 28 Stati membri. Paesi e organismi internazionali, come Russia, Cina, Unione africana, hanno criticato la Nato sostenendo che abbia abusato della risoluzione delle Nazioni unite, che imponeva una no-fly zone e autorizzava la protezione dei civili, come pretesto per promuovere cambiamenti di regime.
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