Parla al congresso del Pdci. "Io non mi sento del tutto imparziale, ma se devo scegliere, sto dalla parte di quelli che difendono la Costituzione". Attaccano Cicchitto, Gasparri e Santelli
ROMA - Il pm palermitano Ingroia parla al congresso del Pdci di Diliberto e si scatena la polemica. "Difendere la Costituzione, come fate voi in questo Congresso, anche a costo di essere investito da polemiche. Un magistrato deve essere imparziale ma so da che parte stare ogni qual volta qualcuno vuole distruggerla". "Siamo in una fase estremamente critica. La Costituzione è sotto assedio. Che fare? Resistere non basta. I magistrati non possono essere trasformati in esecutori materiali di leggi ingiuste". "Un magistrato deve essere imparziale quando esercita le sue funzioni - ha continuato - e non sempre certa magistratura che frequenta troppo certi salotti e certe stanze del potere lo è- ma io confesso non mi sento del tutto imparziale, anzi, mi sento partigiano. Partigiano non solo perché sono socio onorario dell'Anpi, ma sopratutto perché sono un partigiano della Costituzione. E fra chi difende la Costituzione e chi quotidianamente cerca di violarla, violentarla, stravolgere, so da che parte stare". Dure le reazioni dalla maggioranza, attaccano Cicchitto, Gasparri e Santelli. Dice il capogruppo del Pdl alla Camera: "Ringraziamo il dottor Ingroia per la sua chiarezza. Sappiamo che le vicende più delicate riguardanti i rapporti tra mafia e politica stanno a Palermo nelle mani di pm contrassegnati dalla massima imparzialità".Continua ...
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