Rubati al "think tank" statunitense Stratfor dati e numeri
di carte di credito usate per fare donazioni alle ong
MILANO - Rubare ai ricchi per donare ai poveri nel giorno di Natale. Tornano a colpire gli hacker di Anonymous, che insinuandosi nei server di Stratfor (Strategic Forecasting Inc), agenzia americana specializzata in geopolitica e sicurezza, hanno rubato 200 Gigabyte di dati personali, tra cui i numeri di carte di credito dei 4 mila utenti abbonati alla rivista del think tank. Poi, dopo aver prelevato circa un milione di euro dai conti correnti, i Robin Hood della rete hanno devoluto la cifra in beneficenza girandola a diverse organizzazioni di volontariato.
ATTACCO ANONIMO- L'ong Care, per esempio, si è vista accreditare quasi 500 dollari da devolvere a favore dell'istruzione scolastica dei bambini più poveri. Grande imbarazzo poi ha provocato tra i clienti dell'agenzia dover chiedere il risarcimento a organizzazioni no profit come la Croce Rossa Internazionale e Save the Children. L'azione è stata rivendicata su Twitter da un gruppo vicino ad Anonymous, ma secondo altri messaggi postati sui social network si tratterebbe di un attacco firmato da hacker esterni all'organizzazione, a caccia di visibilità. Da parte sua Stratfor, che ha sede ad Austin, in Texas, e che vanta tra i suoi clienti la Apple e il dipartimento di polizia di Miami, si è affrettata a bloccare i server, rendendo noto che i dati trafugati non appartengono ad autorità di governo ma sarebbero informazioni relative ai lettori della rivista che hanno pagato i loro abbonamenti con carta di credito.
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