Il ministero dell’Istruzione si impegna a sbloccare gli scatti di anzianità per il personale della scuola (fermi da settembre, ma deve comunque arrivare il via libera del Ministero dell’Economia) eannuncia un aumento del 54% sul 2012 rispetto al 2011 (da 130 a 200 milioni) dei fondi per il funzionamento delle scuole, il che dovrebbe porre fine alle richieste di carta igienica e sapone da parte di scoraggiati insegnanti alle famiglie degli studenti. Sono le due novità principali emerse dalla riunione oggi al Miur tra il ministro Francesco Profumo e i sindacati della scuola, la prima dall’insediamento di Profumo al dicastero Viale Trastevere.
Per il ministro il vertice con i sindacati si è svolto in un clima “ottimo” e di “grande collaborazione” e sono stati esaminati “sei-sette priorità sui quali lavoreremo con un tavolo di policy e tavoli specifici. Bisogna lavorare su sistemi complessi tramite indici complessi”.
Al Ministero si è discusso anche del progetto ‘Scuole in chiaro’ (che sarà presentato a gennaio), della mobilità del personale Ata, del capitolo scuola nel ‘Piano per il Sud’ che il governo sta approntando, ma soprattutto del nuovo concorso per insegnanti che Profumo ha annunciato nei giorni scorsi. Ai sindacati il ministro ha ripetuto l’intenzione di bandire il concorso nel 2012, tenendo conto dei tempi tecnici per le varie procedure amministrative (come conclusione dei Corsi di Tirocinio formativo attivo). Le prove di accesso saranno gestite dal consorzio Cineca e nelle intenzioni di Profumo non dovrà essere una gara ‘una tantum’, ma cadenzata e sulla base di una nuova ricognizione del reale fabbisogno di posti calcolato sui prossimi anni e con le nuove regole sulle pensioni che il governo Monti ha varato.
L’idea, cioè, è di non creare le vecchie graduatorie di insegnanti che rimangono in attesa per anni di una cattedra. Il complesso calcolo del fabbisogno terrà conto anche di altre variabili, dal livello della scuola alle singole materie, alle variabili regionali.
Nell’incontro con i sindacati si è parlato anche dell’organizzazione dell’organico dei docenti (il Ministero ha lanciato la proposta di un ‘organico funzionale’ basato su reti di scuole che superi il modello delle supplenze tappa buchi) e di valutazione, sulla quale il Miur intende andare avanti (collaborando con l’Ocse) con le sperimentazioni già avviate, comprese quelle sull’innovazione digitale.
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