Secondo l'economista Baetrice Weber di Mauro, potrebbe non esserci più tempo per salvare la divisa unica. I governi hanno fatto poco e male. Ora è a rischio la sopravvivenza della divisa unica
dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINISe l’euro saltasse, dice la professoressa di Mauro, le conseguenze sarebbero brutte per tutti i paesi dell’eurozona e per tutte le parti coinvolte. Ma comunque l’ipotesi non è più da escludere del tutto. Perché i poteri politici nazionali dell’Unione europea cercano da quasi due anni invano di arginare la crisi e di erigere ‘muraglie di fuoco’, eppure queste ‘muraglie’ finora appaiono insufficienti. Il problema, sottolinea la membro del Consiglio dei Cinque Saggi, è che i poteri politici “finora hanno sottovalutato la crisi e hanno fatto troppo poco, e adesso non sono in grado di agire con la tempestività che auspicano e che è richiesta dalla situazione, e ciò
Come possibile politica di salvataggio e di emergenza, Beatrice Weder di Mauro suggerisce quanto segue: “Abbiamo bisogno di tre intese: primo, paesi iperindebitati dell’eurozona devono sottoporsi a lungo termine a regole da caso di insolvenza. Gli altri paesi devono impegnarsi in modo vincolante a ridurre il debito. E a consolidare i bilanci pubblici”. Secondo lei, è possibile ridurre la percentuale del debito sul pil sotto il 60 per cento. Ma ecco il terzo punto: “i tassi d’interesse (sui titoli dei debiti sovrani, a quanto si capisce dal testo messo online da Bild) devono essere ridotti a livelli realistici, in cambio di garanzie reciproche”. Le prospettive per il 2012 sono in ogni caso dure, secondo la professoressa Weder di Mauro: se si riuscirà a fermare la crisi dell’euro, l’economia tedesca crescerà, ma probabilmente dello 0,4 per cento appena. Se invece la crisi porterà a una stagnazione nel commercio mondiale, l’economia tedesca potrebbe entrare in recessione con un tasso negativo di crescita del meno 0,5 per cento, e allora sarebbero in pericolo in Germania anche i posti di lavoro. Con pesanti conseguenze, aggiungiamo noi, per clima politico e stabilità politica a Berlino.
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